sabato 11 Gennaio 2025
Tra i rari compagni del mio star solo ci sei tu, mistero selvaggio. Tu, che pur sola m’appari nelle folle diverse del mio inquieto vagare. Come me sei legata dall’amato e dal non ma nel sogno hai la fuga. Io stesso combatto nell’ore tra il fuggire lontano e l’accettare...
Sono fragili ponti di corde sul fiume che separa le nostre sponde lontane. Oscilliamo ai venti cangianti nel tremito di un andare che non può sicurezze. Stridono quei nodi tesi sul tempo del palpitare di paura ed emozione. Più vicina è la meta più larga è l’onda del...
Sei passata su di me, le tue impronte restano e ad ogni tuo passaggio come in un calco scorre metallo fuso a riempire quei vuoti dell’assenza inquieta. Resta poi il ricordo nel metallo che fredda col correr del tempo, resta il dolore del fuoco che...
Sento il fruscio dei tuoi passi nudi il muoversi dell’aria che t’accoglie il ritmo inquieto del tuo respiro perfino il suo calore, mi pare ancora di poter sentire la tua voce che soffia parole mute. E’ la notte amica che sgombra le mura dello...
Se nel mezzo di una sera che pigra si spalma su me, come a cercar di calmare lo zampettar di fantasie, voglio cercare un sorriso penso al bello delle favole. Tante, lette ed ascoltate nel tempo del giovane sonno, tante, immaginate e volate nei tempi...
  Ora so che il cuore ti sorride e il volto lo dice se il pensiero di me nell’attimo ti sfiora. Quel saperlo è quasi immagine che prende forma sul desiderio che ora m’accompagna. Ci sono nubi nel mio tramonto che quel sorriso...
Come sento lontane da me le urla insensate dei bisticci la saccenza tronfia dei certi sembra che il nostro tempo sia ancora scorso invano  che la clava e la caverna siano state soltanto verniciate. Nel delirio furibondo che sempre c’avvolge soltanto le voci sommesse io ora riesco...
Mi chiedo e non dovrei cosa sia quel sentire che ti fa così diversa quando restiamo insieme cosa cercano quelle mani tese e morbide insieme e la frenesia placata in un’altra dolcezza e lo sparire degli oggetti e delle maschere. Si, mi chiedo se vivi con...
Nella notte del tempo sospeso nel bosco delle fantasie occulte due figure solitarie andavano il cielo mormorava tuoni lontani. Fu il lampo a svelar le presenze che stupirono del non esser soli un lampo ancora e non fu paura ma curiosi...
Ora lo so che saprei essere il tuo volo che del mio ancor più s’alzerebbe so che con le tue passioni si fonderanno le mie e godrai di noi come mai nella vita e sapremo che l’una e l’altra cosa sono il vero godere. 28 settembre 2015