Tra i rari compagni
del mio star solo
ci sei tu, mistero selvaggio.
Tu, che pur sola m’appari
nelle folle diverse
del mio inquieto vagare.
Come me sei legata
dall’amato e dal non
ma nel sogno hai la fuga.
Io stesso combatto nell’ore
tra il fuggire lontano
e l’accettare...
Sono fragili ponti di corde
sul fiume che separa
le nostre sponde lontane.
Oscilliamo ai venti cangianti
nel tremito di un andare
che non può sicurezze.
Stridono quei nodi tesi
sul tempo del palpitare
di paura ed emozione.
Più vicina è la meta
più larga è l’onda del...
Sei passata su di me,
le tue impronte restano
e ad ogni tuo passaggio
come in un calco
scorre metallo fuso
a riempire quei vuoti
dell’assenza inquieta.
Resta poi il ricordo
nel metallo che fredda
col correr del tempo,
resta il dolore del fuoco
che...
Sento
il fruscio dei tuoi passi nudi
il muoversi dell’aria che t’accoglie
il ritmo inquieto del tuo respiro
perfino il suo calore,
mi pare ancora
di poter sentire la tua voce
che soffia parole mute.
E’ la notte amica
che sgombra le mura
dello...
Se nel mezzo di una sera
che pigra si spalma su me,
come a cercar di calmare
lo zampettar di fantasie,
voglio cercare un sorriso
penso al bello delle favole.
Tante, lette ed ascoltate
nel tempo del giovane sonno,
tante, immaginate e volate
nei tempi...
Ora so
che il cuore ti sorride
e il volto lo dice
se il pensiero di me
nell’attimo ti sfiora.
Quel saperlo
è quasi immagine
che prende forma
sul desiderio
che ora m’accompagna.
Ci sono nubi
nel mio tramonto
che quel sorriso...
Come sento lontane da me
le urla insensate dei bisticci
la saccenza tronfia dei certi
sembra che il nostro tempo
sia ancora scorso invano
che la clava e la caverna
siano state soltanto verniciate.
Nel delirio furibondo
che sempre c’avvolge
soltanto le voci sommesse
io ora riesco...
Mi chiedo
e non dovrei
cosa sia quel sentire
che ti fa così diversa
quando restiamo insieme
cosa cercano quelle mani
tese e morbide insieme
e la frenesia placata
in un’altra dolcezza
e lo sparire degli oggetti
e delle maschere.
Si, mi chiedo
se vivi con...
Nella notte
del tempo sospeso
nel bosco
delle fantasie occulte
due figure solitarie
andavano
il cielo mormorava
tuoni lontani.
Fu il lampo
a svelar le presenze
che stupirono
del non esser soli
un lampo ancora
e non fu paura
ma curiosi...
Ora lo so
che saprei essere il tuo volo
che del mio
ancor più s’alzerebbe
so che con le tue passioni
si fonderanno le mie
e godrai di noi
come mai nella vita
e sapremo
che l’una e l’altra cosa
sono il vero godere.
28 settembre 2015