L'occhio è fisso
fermato s'un punto
d'ogni cosa sparisce il contorno
sembra ormai
quasi essere cieco.
Ma se solo un istante si muove
tutto attorno
d'incanto riappare
il reale ritorna
riparte la mente.
Se l'occhio
è schiacciato s'un quadro
che d'ogni bellezza s'avvale,
soltanto d'un falso colore
si riempie
ma se solo d’un passo
s'arretra
è...
Ci sono domande
che non dovrei farmi
se un moto improvviso
mi scuote profondo.
Il mio tempo ed il luogo,
il tanto vissuto
quel poco che resta,
la forza che ho.
Che forse non serve
voltare la testa
smorzare la...
E' sui prati che trovo i fiori,
vado nel mare se cerco i pesci,
guardo il cielo per gli uccelli
ma per la sponda del sentire
non c’è una strada scritta.
Coperto dal civil vestire
mi nascondo ai nascosti,
in quel tanfo di stantio
del chiacchierar banale.
Spogliarsi è...
Amaro è quel nostro destino,
che ci vede inaccettati,
da noi stessi,
che al nascere urliamo
l'abbandono dell'acqua materna,
che corriamo la vita
cercando un domani diverso.
La puerile incoscienza
ben presto svanisce,
inizia quel breve infinito
del crescere e...
Ci sono strade diverse
che aprono la vista
a cammini inattesi
e basta la libertà
la leggerezza perduta
per vivere l’estremo.
Sembra cosa banale
ma è solo il pensiero
liberato dai confini
spogliato del troppo
che offre l’essenza
d’un vivere intenso.
Accade così
che il pregiudizio dilegui
e l’impossibile si mostri
quale vivida forma
d’una...
E’ come un turbine
l’istante che c’assorbe
come fosse un buco nero
ingordo d’ogni desiderio.
Si dissolve il reale
ed il tempo si curva
in un circolo immobile
di carni mescolate.
Siamo qui improvvisi,
inattesi eppur cercati,
col sangue dei...
Ora sono liscio come un sasso
mi puoi portare nelle mani
senza che possa farti male
puoi guardare le vene diverse
dei miei composti minerali.
Non era così il primo giorno
c’erano ombre di punte taglienti
quando mi raccogliesti...
Come sento lontane da me
le urla insensate dei bisticci
la saccenza tronfia dei certi
sembra che il nostro tempo
sia ancora scorso invano
che la clava e la caverna
siano state soltanto verniciate.
Nel delirio furibondo
che sempre c’avvolge
soltanto le voci sommesse
io ora riesco...
Immerso
nel verde silenzio
tra alberi quieti
della notte
mi astraggo dal peso
d’un vivere obbligato.
Estraggo
da tasche affollate
la gioiosa malinconia
dei desideri nascosti
falene impazzite
pipistrelli dal muto urlare.
Favoleggio
di amori impossibili
tra creature remote
pensando me
audace Tritone
che corre a cercarti, Sirena.
Ritorno
nella mia carne poi
come in un limbo d’attesa
ondeggiando
tra...
Guardo le fila ordinate
di fiori dai colori uguali,
le siepi squadrate a disegnare
labirinti
e gli alberi equidistanti,
un disegno geometrico
e sottomesso.
Mi da tristezza quell’armonia
fasulla,
di forbici ed espianti
di veleni e diserbanti.
Allora mi rivolgo altrove,
all’inquieta bellezza
dei verdi selvaggi,
allo stupore di un singolo fiore
ignoto,
alla mescolanza...